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Il momento della nomina
1 dicembre 2023

Valentina Bisti, nominata Ambasciatrice della Viticoltura Eroica Cervim

Attualità

La giornalista RAI nominata a Palazzo Rospigliosi a Roma

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Un nuovo ambasciatore per la Viticoltura eroica. Il Cervim ha infatti conferito il titolo di ambasciatrice a Valentina Bisti, giornalista Rai, del TG1 e invita nell’ultima edizione di Linea Blu.

Il Cervim ha istituito la figura di “Ambasciatore Cervim – Viticoltura Eroica”, negli anni scorsi. I riconoscimenti vanno a personalità legate a questa particolare viticoltura per passione, conoscenza dei luoghi o perché operano direttamente in questi contesti.

“Abbiamo conferito il titolo di ambasciatrice della Viticoltura eroica, con grande piacere, alla giornalista Valentina Bisti, - sottolinea il presidente del Cervim, Stefano Celi -, per il suo lavoro e la grande professionalità in tv, per far conoscere quello che è la viticoltura eroica, soprattutto nelle piccole isole e nelle coste”.

La cerimonia di conferimento si è svolta a Roma, in occasione della premiazione del Mondial des Vins Extremes, alla presenza oltre che del presidente Celi, dei membri del Cda Cervim, Roberto Gaudio e Manuel Capote. Ha raccontato le proprie esperienze lavorative legate in particolare alle piccole isole, Valentina Bisti: “Mi impegno ad andare ad esplorare anche i vini eroici delle montagne – ha detto la giornalista Rai -. Un piacere raccontare i vini eroici, ci sono tante sfaccettature, tradizioni, la passione, persone autentiche, la cultura italiana. Sarà bello proseguire questo cammino” ha aggiunto Bisti.
Gli ambasciatori possono favorire la diffusione della conoscenza delle peculiarità della viticoltura eroica e dei suoi vini con istituzioni, ricercatori, tecnici, appassionati o soggetti che direttamente o indirettamente operano nel mondo del vino e più in generale al grande pubblico, come appunto i comunicatori.

“La nostra è una viticoltura – ha concluso il presidente Celi – che assume una rilevante importanza per i molti aspetti che tutela e preserva, sia materiali che immateriali: dal paesaggio antropico alle tradizioni, dalla biodiversità viticola alle tecniche di coltivazione affinate nel tempo, capaci di rendere accessibili e produttive zone impervie e che oggi rappresentano un patrimonio, anche paesaggistico, di inestimabile valore. Riteniamo che la valorizzazione di questo straordinario patrimonio possa essere veicolata anche da chi ricopre un ruolo nella società civile in Italia e nel mondo”.